Massimo e i suoi amici ventenni sono ragazzi di provincia senza arte né parte che trascorrono le giornate a imbottirsi di sostanze stupefacenti. Scese le tenebre, si aggirano come animali da preda per le discoteche a derubare la gente con lo spray al peperoncino. A spingerli, la sete d’adrenalina e il guadagno facile, ma anche la necessità di lasciare un segno, di contare qualcosa in un mondo in cui sono irrilevanti.